Contribuzione

Riscatto periodi assicurativi

A chi è rivolto

Il riscatto di periodi assicurativi consiste nella valorizzazione ai fini pensionistici, dietro pagamento del relativo onere, di tipologie di periodi espressamente individuate dalla legge non coperti da obbligo contributivo, o scoperti per omissione contributiva non più sanabile per intervenuta prescrizione.

In alcune situazioni è possibile avvalersi del riscatto di periodi assicurativi per incrementare la retribuzione accreditata in forma ridotta a seguito di particolari tipologie di accredito figurativo o in presenza di lavoro part-time.

Il riscatto di periodi assicurativi avviene a domanda dell’iscritto o dei suoi superstiti e può riguardare tutto il periodo scoperto o solo una sua parte.

I contributi da riscatto sono utili sia per il diritto che per la misura di tutti i trattamenti pensionistici.

Solo per il riscatto dei periodi di studi universitari e qualora il richiedente, all’atto della presentazione della domanda risulti titolare di posizione assicurativa in più regimi previdenziali, è data facoltà di scegliere dove riscattarlo.

Gli ordinamenti delle varie casse presentano molte differenze tra le tipologie dei periodi ammessi a riscatto e il calcolo del relativo onere.

Chi ne ha diritto

Hanno diritto al riscatto tutti i lavoratori, compresi quelli disoccupati o inoccupati. Il riscatto può essere richiesto per:

  • Studi Universitari
  • Formazione e studio
  • Lavoro all’estero
  • Maternità Fuori Rapporto Lavoro
  • Assistenza e cura ai familiari
  • Interruzione o sospensione del rapporto di lavoro
  • Inserimento nel mercato di lavoro
  • Lavoro stagionale, temporaneo o discontinuo
  • Lavoro a tempo parziale
  • Integrazione di accredito figurativo
  • Lavori socialmente utili
  • Servizio civile volontario
  • Cosidetta “pace contributiva” come previsto dal Dl 14/2019
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